Perché eseguire una valutazione del rumore nella propria azienda?
La valutazione del rumore è un’analisi fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori. Ecco alcuni motivi chiave per cui è importante:
- Salute dell’udito: L’esposizione prolungata a livelli di rumore elevati può causare danni all’apparato uditivo, tra cui l’ipoacusia (riduzione dell’udito) e, nelle forme più gravi, la sordità.
- Benessere psicologico: Il rumore può influire sulla qualità del sonno e del riposo, causare affaticamento mentale e disturbi alla concentrazione.
- Comunicazione: Il rumore può disturbare la chiarezza delle comunicazioni e la percezione di segnali acustici di sicurezza, aumentando la probabilità di infortuni sul lavoro.
- Normativa: L’art.190 del D.Lgs.81/2008 impone al datore di lavoro di effettuare una valutazione del rumore all’interno della propria azienda al fine di individuare i lavoratori esposti al rischio ed attuare gli appropriati interventi di prevenzione e protezione della salute.
La valutazione del rischio rumore dovrebbe essere condotta da tecnici specializzati e considerare vari fattori, tra cui l’intensità del rumore, la frequenza del rumore e la durata dell’esposizione. In base ai risultati, si possono individuare le misure di prevenzione e protezione più appropriate, come l’adozione di dispositivi di protezione collettivi (pannelli fonoisolanti e fonoassorbenti) e di protezione individuale (DPI otoprotettori per gli addetti al magazzino).
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Quali sono i limiti di esposizione al rumore?
I limiti di esposizione al rumore sul posto di lavoro sono definiti dal D.Lgs. 81/08 e sono i seguenti:
- Valore inferiore d’azione: 80 dB(A). Questo è il livello di esposizione giornaliera al rumore (LEX,8h), che rappresenta l’equivalente energetico dei livelli a cui il lavoratore viene sottoposto durante la sua giornata lavorativa, ponderato in frequenza secondo la curva A e normalizzato ad una giornata lavorativa standard di 8 ore. A partire da questo valore, il datore di lavoro deve fornire ai lavoratori dei Dispositivi di Protezione Individuale per l’udito (DPI-u).
- Valore superiore d’azione: 85 dB(A). A partire da questo valore, è obbligatorio per i lavoratori utilizzare i DPI-u.
- Valore limite di esposizione (VLE): 87 dB(A). Questo valore tiene conto dell’attenuazione fornita dai DPI-u. Questa è una soglia che non deve per alcun motivo essere oltrepassata.
Ricorda, la misurazione del rumore rientra negli obblighi del datore di lavoro e deve essere condotta in conformità con le normative vigenti
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- Rischi per la salute dei lavoratori: L’esposizione prolungata a livelli di rumore elevati può causare danni all’apparato uditivo, tra cui l’ipoacusia (riduzione dell’udito) e, nelle forme più gravi, la sordità. Inoltre, il rumore può influire sulla qualità del sonno e del riposo, causare affaticamento mentale e disturbi alla concentrazione.
- Rischi per la sicurezza sul lavoro: Il rumore può disturbare la chiarezza delle comunicazioni e la percezione di segnali acustici di sicurezza, aumentando la probabilità di infortuni sul lavoro.
- Sanzioni legali: Secondo l’art. 28 del D.Lgs. 81/2008, il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare tutti i rischi all’interno della sua attività lavorativa, compreso il rischio rumore. Se non viene effettuata la valutazione del rischio rumore o se non viene rinnovata, il titolare dell’azienda (datore di lavoro) può essere soggetto a una sanzione penale, che potrebbe comportare l’arresto fino a 6 mesi oppure un’ammenda fino a oltre 6.000 euro.
- Mancata formazione e informazione: La mancata formazione e informazione sul risultato della valutazione dei rischi dei lavoratori esposti ad agenti fisici (art. 184 dlgs 81/2008) può comportare una sanzione.
- Mancanza di segnaletica di sicurezza: L’assenza di segnaletica di sicurezza nei luoghi in cui i lavoratori possono essere esposti a un rumore superiore ai valori di azione (art. 192 dlgs 81/2008) può comportare una sanzione.
Pertanto, è fondamentale effettuare una valutazione del rischio rumore per garantire la sicurezza e il benessere dei lavoratori e per evitare possibili sanzioni legali.
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